giovedì 26 maggio 2011

Il ventunesimo secolo di Keynes

Luiss University Press


A cura di Lorenzo Pecchi e Gustavo Piga

Il ventunesimo secolo di Keynes.
Economia e società per le nuove generazioni



Nel 1930, il grande economista inglese John Maynard Keynes scrisse un breve saggio, dal tono colloquiale e informale, intitolato Possibilità economiche per i nostri nipoti. Il testo, scritto inizialmente per essere letto agli studenti, e successivamente rivisitato per la pubblicazione, è stato a lungo tempo dimenticato, finché la recente crisi mondiale non l'ha riportato all'attenzione di economisti ed esperti.
Perché queste dieci pagine scarse, scritte in modo molto poco accademico e, anzi, quasi divulgativo, sono ritenute così degne d'attenzione?
Il motivo è da ricercarsi nelle profezie che Keynes, riferendosi al "nostro" ventunesimo secolo, proponeva ai propri studenti: in un momento di crisi, come si sarebbe potuto intervenire, e che cosa avrebbe comportato l'intervento nel lungo periodo?
Lo scritto keynesiano, che apre questo volume, viene oggi letto da sedici dei più illustri economisti dei giorni nostri, che provano a vedere se, come e in che misura le profezie ivi contenute abbiano trovato riscontro negli avvenimenti di questi anni e, quando questo non è accaduto, quale è stato il motivo dell'"errore" di Keynes, e quali insegnamenti possiamo trarre da ciò.
Il libro, partendo da presupposti e punti di vista scientifici diversi, non manca di indagare i grandi temi al centro del dibattito ai giorni nostri. L'analisi di questioni quali il consumismo, la ricchezza, il tempo libero e il lavoro, la disuguaglianza, lo sviluppo e la tecnologia, fa sì che il saggio, come lo scritto che lo ha ispirato, sia a un tempo una lezione e una guida per gli "ascoltatori" di oggi.

Con scritti di:
Joseph Stiglitz (Nobel per l'economia 2001),
Edmund Phelps (Nobel per l'economia 2006),
Gary Becker (Nobel per l'economia 1992),
Robert Solow (Nobel per l'economia 1987),
Jean-Paul Fitoussi,
William Baumol,
David Levine
e altri ancora.